La frutta secca contiene un’alta concentrazione di acidi grassi monoinsaturi. Non le noci, in cui prevalgono gli acidi grassi polinsaturi, rappresentati dall’acido linoleico, ma anche alfa-linolenico e omega-3 di origine vegetale.
Secondo due ampi studi prospettici americani condotti su popolazioni femminili di età intermedia, un consumare regolarmente noci almeno due volte a settimana contribuirebbe al controllo dell’insulino-resistenza, riducendo il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
Come noto, le noci sono efficaci nel ridurre la colesterolemia totale e LDL per il loro contenuto in fitosteroli e antiossidanti, senza influire sulla colesterolemia HDL. Inoltre, il loro consumo induce uno spiccato senso di sazietà che contribuisce al controllo del peso.
L’effetto è ben evidente nelle donne in normopeso, mentre è meno evidente nelle donne con indice di massa corporea elevato. Anche altra frutta a guscio esercita lo stesso effetto, ma soltanto in soggetti normopeso.
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