I risultati di uno studio presentato al 66th Annual Meeting of the AAN, American Academy of Neurology a Philadelphia, Pennsylvania, indicano che lo stress è un fattore che contribuisce all’esordio di cefalee ed emicrania.
È stato anche dimostrato che lo stress ha la capacità di accelerare la cefalea cronica, di esacerbare gli attacchi di cefalea e che l’esperienza stessa della cefalea può essere considerata un fattore di stress.
Lo studio ha analizzato l’associazione tra intensità dello stress e la frequenza di cefalea in 5.159 adulti tra i 21 e i 71 anni.
I ricercatori hanno valutato l’effetto dello stress sulla frequenza degli attacchi (giorni/mesi) per alcuni sottotipi di mal di testa (mal di testa di tipo tensivo, emicrania, emicrania associata a mal di testa di tipo tensivo) con una scala da 0 a 100.
Per il mal di testa di tipo tensivo il punteggio è stato di 52/100, per l’emicrania 62 e per l’emicrania con mal di testa 59. Per ogni tipo di mal di testa, l’aumento dello stress era associato all’aumento del numero di attacchi al mese.
La dr.ssa Schramm dell’University Hospital of University Duisburg-Essen, Germania, che ha partecipato alla ricerca, consiglia, per diminuire lo stress eccessivo, trattamenti mind-body (meditazione, yoga, tai chi, ecc.) o comportamentali (management dello stress, capacità di resistenza, biofeedback e esercizi di rilassamento) che possono ridurre la frequenza della cefalea del 35-50%.
Bibliografia
66th Annual Meeting of the AAN a Philadelphia, Pennsylvania, April 26-May 3 2014.
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