Secondo una ricerca italiana i soggetti con bassi livelli di vitamina D sono predisposti maggiormente, e con una forma più grave, a soffrire di coronaropatia rispetto a quelli con livelli nella norma.
La carenza di vitamina D sembra figurare tra le cause piuttosto che le conseguenze dell’aterosclerosi; è quanto afferma la dr.ssa Verdoia, cardiologo italiano dell'Ospedale Maggiore della Carità dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale.
Dopo avere esaminato quasi 1.500 pazienti, è stato osservato che il 70% dei soggetti che si erano sottoposti ad angiografia coronarografica presentava bassi livelli vitamina D.
Quelli con livelli tali da essere considerati carenti (livelli inferiori a 20ng/mL) avevano un rischio maggiore del 32% di sviluppare malattie delle coronarie e almeno il 20% in più di sviluppare un grado superiore di gravità.
Inoltre, quelli con il livello più basso di vitamina D (valori inferiori a 10ng/mL) avevano il doppio delle probabilità di soffrire di occlusione delle arterie, rispetto ai soggetti con livelli nella norma.
Lo studio italiano è stato presentato alla 63esima sessione scientifica annuale dell'American College of Cardiology 2014.