L’integrazione di coenzima Q10 alla terapia convenzionale in pazienti affetti da insufficienza cardiaca è in grado di produrre il miglioramento dei parametri cardiovascolari.
Questi i risultati ottenuti da 2 studi recentemente pubblicati.
Nel primo, una metanalisi di studi, è stato esaminato l’effetto dell’assunzione di coenzima Q10 sulla frazione di eiezione (valore che misura l'efficacia di pompa del cuore) in pazienti con insufficienza cardiaca.
È stato osservato nei partecipanti che la somministrazione di 100 mg al giorno di coenzima Q10 per 12 settimane aveva indotto un aumento netto del 3.67% nella frazione di eiezione.
Nel secondo studio, il Q-SYMBIO, sono stati arruolati 420 pazienti, 62 anni di media, con insufficienza cardiaca moderato-grave (classe III-IV NYHA) che assumevano la terapia farmacologica, con una frazione di eiezione media del 31%.
I risultati hanno evidenziato che il coenzima Q10 (100 mg 3 volte al giorno per 2 anni) aveva dimezzato il rischio di eventi cardiovascolari maggiori (14% contro il 25% del placebo) e il rischio di mortalità per tutte le cause (9% nel gruppo del coenzima Q10, 17% in quello del placebo).
L’ambito più riconosciuto dell’applicazione clinica del coenzima Q10 è quello della salute cardiovascolare.
La somministrazione di coenzima Q10 è associata al miglioramento della funzione endoteliale e suoi livelli sierici sono generalmente bassi nei soggetti con malattie cardiache croniche, ipertensione, iperlipidemia e aterosclerosi.
Inoltre, il coenzima Q10 è in grado di contrastare le mialgie associate all'utilizzo di statine.
Bibliografia
• Fotino AD, Thompson-Paul AM, Bazzano LA. Effect of coenzyme Q10 supplementation on heart failure: a meta-analysis. Am J Clin Nutr. 2013 Feb;97(2):268-75.
• Mortensen SA, Kumar P, Dolliner P et al. The Effect of coenzyme Q10 on morbidity and mortality in chronic heart failure. Results from the Q-SYMBIO study. Heart Failure Congress, 2013.