Una recente meta-analisi ha valutato i dati raccolti su pazienti con sindrome da colon irritabile: la somministrazione di batteri lattici migliora i sintomi e la qualità della vita.
La sindrome del colon irritabile è tra i disturbi gastrointestinali funzionali più diffusi, che colpisce l’11.2% della popolazione mondiale.
Questa condizione è cronica e può durare anni, pertanto è bene procurarsi un trattamento efficace senza rischiare effetti collaterali. Tra le cure maggiormente suggerite in caso di colon irritabile, sicuramente spicca la somministrazione dei batteri lattici o lattobacilli.
Si tratta di specie batteriche contenute nel microbiota dell’intestino che, assunte nella giusta quantità, velocizzano il ripristino delle funzioni intestinali. Anche se chi soffre di colon irritabile impara presto ad arrangiarsi nella quotidianità, la qualità della vita è influenzata da questo disturbo.
Una recente meta-analisi ha confrontato i risultati di 21 studi condotti negli ultimi anni per un totale di oltre 1.000 pazienti inclusi; ne è emerso che una forma grave di colon irritabile ha un impatto sulla qualità della vita simile a quello di chi soffre di artrite reumatoide o insufficienza cardiaca congestizia.
È stato evidenziato che l’utilizzo di batteri lattici può significativamente migliorare i sintomi nel loro insieme e migliorare la qualità della vita; dai dati emersi, un breve periodo di assunzione di questi fondamentali microorganismi (meno di 8 settimane) è risultato più efficace di un lungo periodo di cura.
Bibliografia
Yan Zhang, Lixiang Li, Chuanguo Guo, Dan Mu, Bingcheng Feng, Xiuli Zuo, Yanging Li, Effects of probiotic type, dose and treatment duration on irritable bowel syndrome diagnosed by Rome III criteria: a meta-analysis, BMC Gastroenterology, maggio 2016.
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