I dati di una nuova ricerca italiana mostrano un’associazione tra consumo elevato di polifenoli con la dieta e riduzione (fino al 30%) del tasso di mortalità.
I polifenoli sono composti presenti naturalmente in numerosi frutti, vegetali, caffè, tè, legumi e cereali. Nelle piante sono stati identificati oltre 8.000 composti fenolici. Questi composti svolgono preziosi effetti antinfiammatori, antitumorali, cardioprotettivi, neuroprotettivi e antiaging.
È la prima volta che il consumo di polifenoli è associato a una sostanziale riduzione della mortalità nell’uomo.
Lo studio è stato pubblicato sul periodico scientifico Journal of Nutrition, ed è il primo che ha valutato l’apporto dietetico totale di polifenoli utilizzando un biomarker nutrizionale e non, come di solito accade, un questionario sulle abitudini alimentari.
Nello studio sono stati osservati per 12 anni 807 uomini e donne italiani dai 65 anni in su che partecipavano allo studio InCHIANTI (Invecchiare in Chianti).
I ricercatori hanno analizzato gli effetti delle diete ricche di polifenoli utilizzando un biomarker nutrizionale – la concentrazione urinaria di polifenoli – come criterio di misurazione dell’assunzione.
Lo studio ha trovato che l’incidenza della mortalità era ridotta del 30% nei partecipanti che seguivano una dieta ricca di polifenoli (consumo maggiore di 650 mg al giorno) rispetto a quelli con un apporto minore (meno di 500 mg al giorno).
Concludendo, gli Autori segnalano che le persone che seguono diete ricche di polifenoli mostrano una riduzione del rischio di sviluppare malattie croniche e una maggiore longevità.
Bibliografia
R. Zamora-Ros et al. High Concentrations of a Urinary Biomarker of Polyphenol Intake Are Associated with Decreased Mortality in Older Adults. Journal of Nutrition. 2013.