L’analisi dei dati ottenuti ha evidenziato che la somministrazione di 4 grammi al giorno di betaina per 6-24 settimane aveva diminuito nei partecipanti i livelli di omocisteina nel sangue dell’11.8%.
Possiamo considerare l’iperomocisteinemia, cioè un’elevata concentrazione di omocisteina nel sangue, un marker di malattia cardiovascolare e la betaina in numerosi studi ha mostrato di essere un agente efficace per la sua riduzione.

La betaina, o trimetilglicina, è un aminoacido con 3 gruppi metilici presente in vari vegetali, tra cui la barbabietola da zucchero, mentre nell’organismo è ottenuta dal suo precursore metabolico, la colina.
La betaina riduce i livelli plasmatici di omocisteina facilitando una reazione dell’organismo chiamata rimetilazione, con la quale l’omocisteina viene nuovamente trasformata in metionina.

Un’altra funzione importante svolte dalla betaina è la sua azione sul fegato. La betaina, infatti, è un efficace agente lipotropo in grado di migliorare condizioni quali la steatosi epatica non alcolica, anche grazie all’azione epatoprotettiva.

È bene ricordare che l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) consiglia di non superare l’assunzione di 4 grammi al giorno di betaina, per non incorrere nel rischio di aumentare i livelli di colesterolo ematici.

Bibliografia
McRae MP. Betaine supplementation decreases plasma homocysteine in healthy adult participants: a meta-analysis. Chiropr Med. 2013 Mar.