Nascere durante l’inverno dà maggiori probabilità di sviluppare carenza di vitamina D da adulto, rispetto ai nati durante le stagioni con un maggior numero di ore di luce.
È stato un gruppo di ricercatori italiani dell’Università di Parma a trarre questa conclusione: se nasci durante l’inverno sei a maggiore rischio di carenza di vitamina D.
Lo studio di popolazione ha analizzato i valori ematici di vitamina D di oltre 10 mila italiani, con un’età media di 62 anni.
Precisamente, nascere durante la stagione invernale è stato associato a un incremento del rischio di sviluppare deficit di vitamina D dell’11% in età adulta, rispetto a nascere in primavera ed estate.
D’altra parte, al di là della stagione di nascita, è risaputo che la carenza di questo importante nutriente è diffusa nei paese nordici, a causa del ridotto numero di ore di luce solare.
Tuttavia, tale problema potrebbe presentarsi anche nel nostro paese durante i mesi invernali, in particolare nei bambini, negli anziani e nei soggetti che per svariate motivazioni non si espongono alla luce del sole.
La vitamina D è un nutriente essenziale per l’uomo, in quanto svolge un ruolo essenziale nella regolazione del metabolismo del calcio.
Le più recenti evidenze scientifiche dimostrano che la vitamina D interviene in numerosi percorsi metabolici: pertanto la sua carenza è considerata un fattore causale per malattie cardiovascolari, diabete, cancro e infezioni.
Il suo apporto ottimale riveste particolare importanza nella protezione muscolo-scheletrica nel contrastare fragilità ossea e osteoporosi, supporta il sistema immunitario con effetti negli stati infettivi, allergici e autoimmuni, oltre che nelle malattie infiammatorie intestinali e nell’obesità.
Bibliografia
Giuseppe Lippi, Patrizia Bonelli, Ruggero Buonocore, Rosalia Aloe. Birth season and vitamin D concentration in adulthood. Ann Transl Med2015;3(16):231.