Questi i dati di uno studio condotto su una vasta fetta di popolazione dal dr. Wu e il suo team del Department of Nutrition, Chan School of Public Health, di Boston.

I ricercatori hanno analizzato i dati relativi oltre 63 mila donne e 39 mila uomini dai 50 anni in su, seguiti dal 1984 o 1986 fino al 2010.
In tale periodo di tempo il 2.5% dei partecipanti ha sviluppato forme sia intermedie che avanzate di malattie oculari.
I risultati hanno evidenziato che le persone che consumavano i maggiori quantitativi di luteina e zeaxantina avevano un rischio minore del 40% di sviluppare la forma avanzata di degenerazione senile della macula, rispetto a quelli che ne consumavano scarse quantità.
Anche il consumo di altri carotenoidi, come il beta-carotene, ha mostrato una riduzione del 25-35% della forma avanzata di degenerazione senile.

Luteina e zeaxantina sono carotenoidi ad attività antiossidante che devono essere introdotti con la dieta, perché l’organismo non è in grado di sintetizzarli e sono presenti in misura predominante nei vegetali a foglia verde (broccoli, spinaci, cavoli e cavoletti di Bruxelles).
Questi pigmenti si distribuiscono soprattutto nei tessuti oculari, depositandosi nella retina, in particolare a livello della macula, dove svolgono un’importante azione di difesa.

Gli studi indicano la capacità di tali carotenoidi di aumentare la sensibilità al contrasto e di promuovere la funzione visiva, diminuendo i fenomeni di fotofobia e abbagliamento.

Luteina e zeaxantina, come tutti i carotenoidi, si depositano in buone concentrazioni anche nella cute dove, grazie all’azione antiossidante, svolgono effetti protettivi contro le infiammazioni dell’epidermide e il photoaging.

Bibliografia
Juan Wu et al. Intakes of Lutein, Zeaxanthin, and Other Carotenoids and Age-Related Macular Degeneration During 2 Decades of Prospective Follow-up. JAMA Ophthalmol. Oct 8, 2015.

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