Confermato l’effetto ansiolitico, antidepressivo e neuroprotettivo di questa pianta che cresce ad alta quota nelle zone montuose dell’emisfero del nord.
La studio ha esaminato la letteratura scientifica riguardante le sue proprietà salutistiche che sono attribuite al contenuto di un particolare flavonoide, la rosavina. Dai dati raccolti è emerso che la rodiola, a un dosaggio di 400-500 mg al giorno, favorisce il rilascio di serotonina e dopamina, neurotrasmettitori coinvolti nelle funzioni cognitive, attenzione, memoria e apprendimento.
La Rodiola (Rhodiola rosea) è una pianta appartenente alla medicina tradizionale dell’Europa orientale e dell’Asia, conosciuta per le proprietà antifatica e preventiva del mal di montagna.
In qualità di adattogeno, la rodiola aumenta la resistenza dell’organismo contro una vasta gamma di stressor chimici, biologici e fisici.
Per chi ha problemi di fumo, la somministrazione di rodiola ha diminuito i sintomi da astinenza da fumo di sigaretta.
Inoltre, la rodiola partecipa all’attivazione della lipasi tissutale, enzima che mobilita gli acidi grassi a partire dai trigliceridi, favorendo la mobilizzazione del grasso corporeo e, di conseguenza, la riduzione del peso in termini di massa grassa.
Molto utile è anche per le prestazioni sportive, in quanto la rodiola accorcia il tempo di recupero muscolare post-esercizio, migliora l’endurance e può contrastare l’insorgenza della fatica.
Bibliografia
Amsterdam JD, Panossian AG. Rhodiola rosea L. a putative botanical antidepressant. Phytomedicine. 2016 Jun 15;23(7):777-83.
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