Sono numerosi gli studi condotti su soggetti adulti per valutare i benefici dell’integrazione di vitamina D, ma cosa raccomanda invece la Società Pediatrica Italiana circa l’integrazione di vitamina D nei soggetti più giovani?
Un comitato di esperti della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale ha esaminato la letteratura disponibile riguardante l'integrazione di vitamina D, per fornire un approccio pratico circa la supplementazione di questo nutriente in neonati, bambini e adolescenti. Questo perché i dati epidemiologici disponibili mostrano un’elevata prevalenza di ipovitaminosi D (stato carenziale di vitamina D) tra i soggetti in età pediatrica (superiore al 50%) in tutta Italia. In particolare, è emerso che sarebbero gli adolescenti ad essere particolarmente a rischio di sviluppare questa carenza.
Gli esperti consigliano un’integrazione di vitamina D già nel primo anno di vita, in particolare per prevenire il rachitismo nutrizionale e per garantirsene un adeguato livello. Spesso, infatti, sono le madri stesse ad esserne carenti, provocando un rischio aumentato anche nel neonato.
Per quanto riguarda, invece, la fascia di età tra il primo e il 18esimo anno di vita, secondo il giudizio degli esperti, risulta essenziale un’integrazione di tale vitamina, in particolare in presenza di alcuni fattori di rischio quali dieta squilibrata, ridotta esposizione solare, etnia non caucasica con pigmentazione scura della pelle, sindromi da malassorbimento, etc. In particolare, viene raccomandata una supplementazione variabile tra 600 UI/giorno (in presenza di ridotta esposizione solare) fino a 1000 UI/giorno (in presenza di molteplici fattori di rischio per l’ipovitaminosi D).
Particolare attenzione va riservata a quei bambini e adolescenti che durante l’estate sono stati poco esposti ai raggi solari: per loro i pediatri italiani suggeriscono di integrare con vitamina D da fine autunno a inizio primavera (novembre – aprile).
Tali raccomandazioni mirano a delineare le linee guida per una prevenzione in giovane età: la vitamina D è un determinante chiave della salute delle ossa durante la crescita e, inoltre, presenta anche un ruolo nello sviluppo di malattie non scheletriche. Diventa quindi cruciale e doveroso monitorarne i livelli già in giovane età.
Bibliografia
Saggese G et al. Vitamin D in pediatric age: consensus of the Italian Pediatric Society and the Italian Society of Preventive and Social Pediatrics, jointly with the Italian Federation of Pediatricians. Ital J Pediatr. 2018 May 8;44(1):51.