È finita l’estate, stagione ricca di frutta e verdura e, tipicamente, di pomodoro, l’ortaggio che colora di allegria i nostri piatti e fa bene al cuore. Ma se scarseggiano i pomodori un’integrazione potrebbe aiutare. Ecco perché.
Una nuova rassegna evidenzia l’importanza dell’integrazione di licopene per il miglioramento della funzione vascolare e la prevenzione dei disturbi cardiovascolari primari e secondari.
Gli effetti che tale carotenoide ha dimostrato riguardano in particolare le azioni antiossidante e antinfiammatoria, che favoriscono il miglioramento della funzione endoteliale, della pressione sanguigna, della riduzione della rigidezza arteriosa e della placca aterosclerotica.
Dai numerosi studi presi in considerazione è emerso che il consumo giornaliero di pomodori o licopene (una media di 6-20 mg per 2-12 mesi) può avere effetti favorevoli in pazienti con aterosclerosi subclinica, sindrome metabolica, ipertensione, malattia vascolare periferica e altri disturbi cardiovascolari.
Il licopene, pigmento a cui dobbiamo attribuire la colorazione rossa del pomodoro, è il carotenoide maggiormente presente nell’organismo umano (seguito da beta-carotene, luteina e zeaxantina), che non è in grado di sintetizzarlo e pertanto è necessario introdurlo con la dieta. Contrariamente al beta-carotene, una volta assunto non si converte in vitamina A, ma esplica le sue peculiari attività con meccanismi diversi.
È ben documentato l’impiego di questo carotenoide nell’ipertrofia prostatica benigna e come agente fotoprotettivo. Il licopene infatti è in grado di prevenire il danno fotossidativo, favorendo l’elasticità e consistenza cutanea.
Bibliografia
Mozos I et al. Lycopene and Vascular Health. Front Pharmacol. May 2018. Volume 9. Article 521.
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