EPA e DHA sono grassi polinsaturi omega-3 che possono intervenire nella regolazione di diversi percorsi biochimici correlati al dolore; il nostro corpo non è in grado di produrli con efficienza, perciò ci è necessario introdurli innanzitutto con la dieta attraverso l’assunzione di pesce, così da rifornirci di un’adeguata quantità di olio di pesce.
In alternativa, laddove necessario, è possibile aiutarsi con l’integrazione: di recente è stato condotto uno studio clinico per valutare l’impatto sull’emicrania di pazienti che assumevano quotidianamente acidi grassi polinsaturi omega-3.
Sono stati reclutati 60 pazienti (uomini e donne tra i 19 e i 50 anni) con emicrania cronica, diagnosticata secondo i criteri della International Classification of Headache Disorders , che fino al momento dello studio avevano ricevuto come profilassi la amitriptilina.
Il primo gruppo ha ricevuto 400 mg di EPA e 350 mg di DHA, due volte al giorno, per un dosaggio complessivo di 1.5 g; il secondo gruppo ha assunto un placebo.
Comparando la frequenza dell’emicrania tra l’inizio e la fine dello studio, i ricercatori hanno evidenziato come nel gruppo che aveva assunto gli omega-3 erano diminuiti i giorni al mese con emicrania di oltre l’80% nel 66% dei partecipanti; nel gruppo placebo, invece, lo stesso miglioramento si era verificato nella metà dei soggetti.
I ricercatori, mettendo in ordine i dati raccolti, concludono affermando che gli acidi grassi polinsaturi omega-3 sono efficaci nel ridurre frequenza e intensità degli attacchi di emicrania.
Bibliografia
Soares AA et al. A double- blind, randomized, and placebo-controlled clinical trial with omega-3 polyunsaturated fatty acids (OPFA ɷ-3) for the prevention of migraine in chronic migraine patients using amitriptyline. Nutr Neurosci. 2018 Apr;21(3):219-223.
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