Le diete basate sul consumo di vegetali apportano buoni quantitativi di folati, fibre e antiossidanti; sono minori i grassi saturi e colesterolo, ma attenzione: alcuni micronutrienti, come lo zinco, risultano poco biodisponibili.
L’alimentazione vegetariana è sempre più diffusa. La comunità scientifica è interessata a valutare l’impatto sulla salute umana di abitudini alimentari che si consolidano in sempre più ampie fette della popolazione.
Ecco perché è stato condotto uno studio per valutare l’effetto delle diete vegetariane sull’assorbimento e sullo stato dello zinco nell’uomo.
Sono stati presi in considerazione 26 pubblicazioni, frutto di studi clinici che avevano comparato vegetariani con soggetti non vegetariani.
Il consumo e le concentrazioni ematiche di zinco erano significativamente basse nei vegetariani abituali, rispetto ai non vegetariani. Analisi secondarie hanno mostrato un impatto ancora maggiore della dieta vegetariana sull’assunzione di zinco e nelle donne, nei vegetariani provenienti da paesi sviluppati e nei vegani.
Questi dati indicano che, per migliorare lo stato dello zinco nei vegetariani con scarso apporto o basse concentrazioni ematiche, dovrebbero essere considerate strategie quali: abitudini alimentari che favoriscano l’aumento della biodisponibilità di zinco, consumo di alimenti fortificati con zinco o la sua integrazione.
Foster M, Chu A, Petocz P, Samman S. Effect of vegetarian diets on zinc status: a systematic review and meta-analysis of studies in humans. J Sci Food Agric. 2013 Aug 15;93(10):2362-71.
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