Nei prossimi anni, il sistema alimentare globale dovrà affrontare sfide senza precedenti: andare incontro ai bisogni nutrizionali di una popolazione in aumento, con un occhio di riguardo alla salute umana. Tutto questo nell’ambito di enormi sfide ambientali (risorse idriche, cambiamenti climatici, qualità del suolo) insieme alla necessità di incentivare l’agricoltura.
Ecco alcuni dei punti salienti emersi durante la conferenza internazionale Planting seeds for the future of food: the agricolture, nutrition and sustainability nexus.

Con il termine ‘dieta sostenibile’ si fa riferimento all’intera filiera alimentare: si progetta un sistema che possa produrre alimenti economici e nutritivi, ma anche sostenibili dal punto di vista del loro impatto su terreni, acque e risorse energetiche. Questo genere di cambiamenti può avvenire sia creando una filiera ad hoc che alimentando la richiesta di prodotti sani.
Stiamo assistendo a cambiamenti della salute umana mai visti prima, e di questo il nostro sistema alimentare deve potersi far carico.
Per citare l’esempio più significativo, circa metà della popolazione mondiale di madri e bambini soffre di malnutrizione e gravi carenze alimentari: in particolare micronutrienti come ferro, iodio, vitamina A e zinco. Una strada percorribile per soccorrere questa situazione è la biofortificazione.
L’urbanizzazione e lo sviluppo economico hanno causato seri cambiamenti nelle abitudini alimentari che si caratterizzano in una scarsa qualità nutritiva e un elevato apporto calorico, spesso non economici né sostenibili. La problematica di salute legata all’alimentazione con i numeri più impressionanti è l’obesità, in particolare quella ‘geografica’: la concentrazione maggiore di persone in sovrappeso o obese (l’81% e il 93% della popolazione) si trova nelle isole Samoa Americane e nello stato insulare delle Kiribati, piccole isole dell’oceano Pacifico: qui la dieta tradizionale è stata drasticamente sostituita da quella occidentale.
Un altro tema importante è legato al consumo di proteine animali: la richiesta è alta, ma il costo è molto elevato ed è significativamente meno sostenibile per l’ambiente rispetto alle proteine vegetali.

In questo momento storico, la qualità dell’alimentazione è correlata al benessere socioeconomico: oggi mi posso nutrire bene se spendo di più. La conferenza si è conclusa con una chiara prospettiva di lavoro: il sistema alimentare dovrà modificarsi così da permettere a individui e famiglie di godere di un’alimentazione economicamente alla portata di tutti, sostenibile e che garantisca l’apporto nutrizionale necessario. 

Bibliografia
Green H, Broun P, Cook D, Cooper K, Drewnowski A, Pollard D, Sweeney G, Roulin A. Healthy and sustainable diets for future generations. J Sci Food Agric. 2018 Jul;98(9):3219-3224.