Non è ancora chiaro cosa scateni i cambiamenti funzionali anomali che danno origine a una patologia cronica come l’endometriosi, ma è certamente coinvolto lo stress ossidativo. Quale il potenziale ruolo degli antiossidanti?
L’endometriosi è una patologia cronica benigna, estrogeno-dipendente, degli organi genitali femminili e del peritoneo pelvico, che si caratterizza con infiammazione della zona pelvica.
Essa è causata dalla presenza anomala, in questi organi, di cellule endometriali che, di norma, si trovano esclusivamente nell’utero. In presenza di endometriosi, si può quindi trovare tessuto endometriale in sedi diverse da quella fisiologica.
Si tratta di una patologia piuttosto frequente nella popolazione femminile tra i 25 e i 35 anni: interessa infatti il 10-20% delle donne in età fertile.
L’endometriosi è spesso asintomatica, infatti circa il 40% delle diagnosi avviene in modo accidentale durante i controlli ginecologici, e in assenza di sintomi.
Quando accompagnata da sintomi, si manifesta attraverso dolore pelvico, dismenorrea (mestruazioni dolorose) e dispareunia (dolore durante i rapporti).
Se l’esatta patofisiologia dell’endometriosi è al momento poco chiara, è invece chiaro che questo disturbo è caratterizzato da un processo di infiammazione che porta a una sovraproduzione di mediatori infiammatori, causati da stress ossidativo.
Lo stress ossidativo è un disequilibrio tra le specie reattive dell’ossigeno (ROS) e gli antiossidanti biologici e potrebbe dunque svolgere un ruolo chiave nella patofisiologia dell’endometriosi.
I ROS sono in grado di attivare meccanismi di apoptosi cellulare, che porta a morte cellulare.
Sono sempre di più le evidenze che indicano come donne con endometriosi hanno alti livelli di malondialdeide (MDA) e di ROS, a fronte di una bassa capacità antiossidante totale.
Questo recente studio clinico ha voluto verificare l’effetto dell’integrazione di vitamine antiossidanti sull’indice dello stress ossidativo, come anche sulla severità del dolore in donne con endometriosi.
A questo scopo sono state reclutate 60 donne tra i 15 e i 45 anni, con manifesto dolore pelvico: tutte le partecipanti, infatti, avevano endometriosi allo stadio 1-3, comprovata da laparoscopia.
Le volontarie sono state casualmente suddivise in due gruppi d’assunzione, così suddivisi:
- 1g di vitamina C (2 tavolette da 500mg) e 800 UI di vitamina E (2 tavolette da 400 UI) al giorno
- un placebo
Il periodo d’assunzione è durato 8 settimane.
Osservando il gruppo controllo, i Ricercatori hanno scoperto una riduzione significativa nei valori MDA e ROS, in comparazione con il gruppo placebo.
Sebbene non sia stato rilevato un calo nella capacità antiossidante totale, dopo le 8 settimane di integrazione la severità di dolore pelvico, dismenorrea e dispareunia è significativamente diminuita nel gruppo controllo.
Nelle conclusioni, i Ricercatori affermano che i dati emersi vanno a supporto del potenziale ruolo degli antiossidanti nella gestione dell’endometriosi.
L’assunzione di vitamina C e vitamina E, infatti, in questo campione di donne ha mostrato di ridurre la severità della sintomatologia tipica dell’endometriosi come dismenorrea, dispareunia e dolore pelvico.
Bibliografia
Amini L et al. The Effect of Combined Vitamin C and Vitamin E Supplementation on Oxidative Stress Markers in Women with Endometriosis: A Randomized, Triple-Blind Placebo-Controlled Clinical Trial. Pain Res Manag. 2021 May 26;2021:5529741.