La vitamina C è un nutriente fondamentale per il nostro organismo. Una recente pubblicazione ha confrontato i risultati di 50 anni di ricerca per stabilirne il ruolo nel raffreddore comune. Lo scopo? Fare prevenzione e risparmiare.
Secondo gli ultimi dati presentati al XIX Congresso Nazionale della Società Italiana di Pneumologia (SIP), in Italia spendiamo 10,7 miliardi di euro – una manovra economica – per raffreddore e influenza. Le voci più costose derivano dall’assenteismo da lavoro e da scuola: spese non percepite dai cittadini, ma con un impatto effettivo sulla società.
Dal momento che si tratta di un disturbo tanto diffuso quanto vario nelle sue manifestazioni (mal di gola, rinite, virus sinciziale e sintomi respiratori) non esiste una vera e propria terapia: per curare il raffreddore l’obiettivo è diminuire i sintomi.
La vitamina C (acido ascorbico) è nota per essere il più efficace antiossidante idrosolubile, presente in frutta e vegetali. Dagli anni ’90 questo nutriente ha cominciato a svolgere un ruolo molto importante nella prevenzione e nella cura del raffreddore.
Una recente meta-analisi ha confrontato tra loro studi clinici tra il 1950 e il 2001, per un totale di oltre 3000 partecipanti; gli Autori hanno cercato di stabilire statisticamente, nel confronto tra un gruppo placebo e un gruppo di somministrazione, l’effetto terapeutico dell’assunzione di vitamina C.
Gli studi presi in analisi prevedevano una somministrazione tra 1g e 4g di vitamina C al giorno, e in tutti vi si sono trovate conferme statistiche di come questo nutriente essenziale agisca a vari livelli sui sintomi da raffreddamento e influenzali: tra i dati emersi, quello con più conferme è che l’acido ascorbico permette di stare meno a casa con l’influenza, e permette quindi riprendere prima a lavorare. Questo dato incide in modo molto significativo sulla spesa pubblica di un Paese.
La letteratura scientifica documenta che la somministrazione di vitamina C può contribuire alla diminuzione dei sintomi di raffreddore e la sua durata, se assunta regolarmente.
Gli Autori raccomandano di non superare l’assunzione di 1g al giorno, e di stare tra i 3 e i 4g durante la fase acuta.
Bibliografia
Ran L, Zhao W, Wang J, Wang H, Zhao Y, Tseng Y, Bu H. Extra Dose of Vitamin C Based on a Daily Supplementation Shortens the Common Cold: A Meta-Analysis of 9 Randomized Controlled Trials. Biomed Res Int. 2018 Jul 5.
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