Una carenza di vitamina D espone l’atleta al rischio di fratture, di malattia e ad un prolungato recupero muscolare. Uno studio americano analizza nel dettaglio l’importante ruolo della vitamina D nella performance sportiva.
Ricerche emergenti mettono in risalto una sempre più diffusa carenza di vitamina D nella popolazione, che non risparmia nemmeno gli atleti. Molti di questi, infatti, si allenano al chiuso riducendo notevolmente l’esposizione ai raggi solari, che si rivela essere una delle cause principali della carenza di vitamina D, insieme alla mancata assunzione di cibi fortificati e a disturbi da malassorbimento. Inoltre, è emerso che gli atleti con un’alta concentrazione di melanina nella pelle (che si traduce in una carnagione più scura) necessiterebbero di un’esposizione solare 10 volte più lunga per generare la stessa quantità di vitamina D dei colleghi con carnagione più chiara.
Risulta di fondamentale importanza, quindi, stabilire in modo preciso la presenza di una ipovitaminosi D e, in tal caso, procedere con un trattamento di supplementazione, per aiutare l’individuo a ottimizzare la performance e a prevenire futuri infortuni. Il dosaggio suggerito dagli esperti, in caso si riscontrassero livelli di grave carenza o di insufficienza, è quello di 50000U.I. a settimana, per 8 settimane.
La vitamina D, infatti, è direttamente coinvolta nella salute muscolare, la cui carenza può tradursi in una patologia strutturale del muscolo.
La vitamina D, inoltre, può ridurre l’infiammazione, grazie al suo effetto inibitorio sulle citochine infiammatorie. Per di più, l’integrazione di vitamina D, secondo evidenze cliniche, sarebbe in grado di migliorare le performance atletiche, l’energia e l’efficienza.
Un ulteriore riscontro positivo dell’integrazione con vitamina D in soggetti carenti è una maggior presenza agli allenamenti e alle gare: un atleta carente di vitamina D, infatti, sarebbe più soggetto a lesioni muscolari e infezioni del tratto respiratorio, che lo costringerebbero a lunghi periodi di recupero e riposo.
Gli studiosi raccomandano, quindi, di controllare annualmente i livelli di vitamina D negli atleti e, in caso questi fossero insufficienti, di ricorrere all’assunzione di supplementi a base di vitamina D per ridurre il rischio di lesioni e aumentare la performance.
Bibliografia
Sikora-Klak J, Narvy SJ, Yang J, Makhni E, Kharrazi FD, Mehran N. The Effect of Abnormal Vitamin D Levels in Athletes. Perm J. 2018 Jul 5;22.