Che ruolo ha il sapore dei cibi che mangiamo con l’aumento del peso corporeo? È in questa direzione che si pone un recente studio, a firma italiana, che ha evidenziato una correlazione tra BMI e percezione dei sapori.
Il sapore ha un ruolo fondamentale nel modulare le preferenze sulla scelta dei cibi.
La sensibilità del sistema gustativo può essere modulata da diversi fattori come sesso, età, consumo di alcool, dipendenza da farmaci, fumo, igiene orale, ma anche patologie croniche.
La perdita della funzione gustativa compromette molto la qualità della vita, e una su riduzione si può verificare fisiologicamente nel soggetto anziano, ma è anche associata a varie patologie endocrine e neurologiche.
Un recente studio ha messo in evidenza che la percezione dei sapori è influenzata anche dall’aumento del peso corporeo.
Gli Autori volevano valutare le capacità di identificazione dei sapori nei pazienti con obesità, in confronto con soggetti normopeso e sovrappeso, attraverso il sistema di screening Flavor Test, un test quantitativo di recente elaborazione.
Il test consiste nella somministrazione orale di 20 soluzioni acquose contenenti sostanze aromatiche e da un controllo. Ad ogni somministrazione i partecipanti devono indicare l’aroma percepito scegliendo tra 5 possibili risposte. Il punteggio, chiamato Flavor Score (FS), è calcolato come la somma dei sapori correttamente riconosciuti, in un intervallo tra 0 e 21.
Sono stati reclutati 140 pazienti con obesità, arruolati nel centro ambulatoriale obesità dell’Ospedale Universitario Federico II di Napoli.
A questo gruppo è stato appaiato per età, sesso e abitudini al fumo, uno stesso numero di soggetti normopeso e sovrappeso, per un totale di 420 partecipanti.
I risultati mostrano una correlazione inversa tra Flavor Score e BMI.
Il Flavor Score è risultato significativamente più alto nei normopeso, rispetto ai pazienti obesi. Lo stesso è emerso confrontando soggetti sovrappeso e obesi, mentre non sussistono differenze nella percezione dei sapori tra normopeso e sovrappeso.
Siccome l’età è un fattore che condiziona la percezione dei sapori, i dati sono stati analizzati anche suddividendo la popolazione in esame secondo i quartili di età.
È emerso che le differenze nella percezione dei sapori tra i soggetti obesi, rispetto a normopeso e sovrappeso, sono molto più marcate nelle fasce di età più giovani, e che tendono a diminuire con l’età.
Da ultimo, gli Autori hanno osservato che i pazienti obesi, rispetto ai soggetti normopeso e sovrappeso, riconoscono meno alcuni sapori, come formaggio, pesce, limone, aglio.
Nelle conclusioni gli Autori suggeriscono una possibile associazione tra aumento del peso corporeo e disfunzioni neurosensoriali.
Reputano necessari ulteriori approfondimenti al fine di esplorare e precisare quale siano il meccanismo e la relazione causale tra peso corporeo e disfunzioni olfattive, in modo da poter rispondere alla domanda: l’alterata percezione dei sapori è causa o effetto dell’incremento del peso?
Bibliografia
Nettore CI, Maione L, Palatucci G, Dolce P, Franchini F, Ungaro P, Brelfiore A, Colao A, Macchio PE. Flavor identification inversely correlates with body mass index (BMI). Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2020 Jul 24;30(8):1299-1305.