Dal mondo

Esiste un’associazione tra carenza di zinco e depressione? I risultati di una recente metanalisi dicono di sì.

L’integrazione di coenzima Q10 alla terapia convenzionale in pazienti affetti da insufficienza cardiaca è in grado di produrre il miglioramento dei parametri cardiovascolari.

L’assunzione di olio di krill può aiutare a ridurre i livelli di trigliceridi e favorire la salute cardiovascolare.

Una dieta ricca di magnesio fa bene al cuore: questi i risultati di un ennesimo studio che conferma uno tra i numerosi effetti benefici di questo eccezionale sale minerale.

Uno studio condotto da ricercatori della Nuova Zelanda ha dimostrato che l’assunzione di DHA può migliorare la memoria e il tempo di reazione in giovani adulti sani.

Una recente metanalisi di 4 studi, per un totale di 284 pazienti, ha valutato l’effetto della somministrazione di L-carnitina nel diabete mellito di tipo 2.

Secondo una rassegna di studi pubblicata sul numero di ottobre del Canadian Medical Association Journal, la somministrazione di ferro a bambini anemici ne migliora salute fisica e performance cognitiva.

I probiotici possono ridurre l’incidenza, la durata e la gravità dei sintomi delle infezioni delle alte vie respiratorie, grazie alla loro capacità di potenziare le difese immunitarie.

Aumentare il consumo di carotenoidi, in particolare beta-carotene, luteina e licopene, può aiutare la fertilità dell’uomo, secondo uno studio pubblicato sul numero di ottobre della rivista scientifica Fertility and Sterility.

I dati di una nuova ricerca italiana mostrano un’associazione tra consumo elevato di polifenoli con la dieta e riduzione (fino al 30%) del tasso di mortalità.

Nuove conferme: la betaina ha effetti sulla riduzione dei livelli di omocisteina, secondo una metanalisi pubblicata recentemente, che ha preso in considerazione 5 studi realizzati tra il 2002 e il 2010, nei quali adulti sani avevano assunto betaina.

Un consumo sufficiente di omega-3 può ridurre il rischio di sviluppare depressione, dichiarano alcuni ricercatori del National Institute on Aging di Baltimora (MD) in nuovo studio pubblicato sul Journal of Nutrition.