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Secondo una metanalisi di studi clinici pubblicata su Clinical Nutrition di maggio, l’olio di semi di lino (Linum usitatissimum) è effettivamente in grado di ridurre la pressione del sangue.

Non fa solo dimagrire. Stiamo parlando del tè verde, il cui estratto è conosciuto per la potente attività antiossidante che offre protezione contro alcuni tipi di tumore, gli effetti benefici sul peso corporeo, sulla pelle, sul controllo della glicemia e sul rischio cardiovascolare.

In uno studio pubblicato su PLoS One, la combinazione di glucosamina e condroitina ha mostrato la capacità di ridurre l’infiammazione, configurandosi come potenziale agente antinfiammatorio.

Una ricerca pubblicata su Molecular Nutrition & Food Research suggerisce che il resveratrolo, polifenolo ad attività antiossidante, potrebbe essere utile nel controllo del diabete di tipo 2.

La stanchezza oculare è una sindrome caratterizzata da un insieme di sintomi che provocano un disagio della vista che si manifesta con arrossamento, prurito, secchezza, sensazione di sabbia sotto le palpebre, vista sfuocata, instabile e sdoppiata.

La vitamina D aumenta la forza muscolare e preserva la massa magra, secondo uno studio apparso sulla rivista scientifica Osteoporosis International di questo mese.

La dismenorrea primaria è un disturbo che affligge il 50% delle donne fertili e il dolore talvolta può essere così intenso da ostacolare le normali attività quotidiane.

Secondo uno studio pubblicato su Acta Neuropsychiatrica, una restrizione di magnesio nella dieta può indurre ansietà e comportamenti depressivo-simili.

Ricercatori della Oregon State University hanno scoperto che la carenza di vitamina E può causare danni neurologici che possono essere associati allo sviluppo di patologie come il morbo d’Alzheimer.

Associare un estratto di serenoa al farmaco tamsulosin aumenta l’efficacia di questa terapia, favorendo una maggiore riduzione dei sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna.

Un importante studio clinico pubblicato su JAMA di questo mese indica che l’acido folico aumenta l’efficacia dei farmaci antipertensivi.